giovedì 16 aprile 2020

Un’acuta percezione delle cose

di Angelo Liuzzi, 14 aprile 2020.





   Un momento; c'è ancora qualcos'altro.
Questo contratto qui
non ti assegna una goccia del suo sangue;
dice soltanto: "Una libbra di carne".
Prenditi dunque quello che ti spetta,
vale a dire la tua libbra di carne;
ma, nel tagliarla, se farai versare
solo una goccia di sangue cristiano,
in forza delle leggi di Venezia,
ti saran confiscate terre e averi
a favor dello Stato di Venezia.
[William Shakespeare, Il mercante di Venezia].


Gli ultimi vecchi rimasti non hanno speranza negli occhi e ignavi aspettano che i bimbi, rincorrendosi davanti le baracche, si sbuccino le ginocchia.
Il mercato è quasi vuoto. C’è odore di pioggia ma non basta a coprire il nauseabondo putrescente delle viscere dei topi, dei serpenti e di tutti gli altri animali da poco, uccisi per sfamare i disgraziati e non piove.
Il tempo scorre lento fuori le mura, all’interno delle quali imperversano i controlli e tutti sono divisi per codici: verde puoi fare la spesa, giallo devi fare la quarantena, rosso recati al più vicino centro sanitario. Tutto è pulito e sanificato al di qua delle mura e una volta espulso, codice nero, l’accesso ti è negato per un tempo indefinito. C’è chi sostiene che sia impossibile rientrare.
Individui, divisi all’interno delle proprie famiglie, abbandonati sul lastrico e disperati mentre spiano affamati, come da una vetrina durante i giorni di festa, coloro che all’interno della città lottano per non essere espulsi: manipolati dalla sensazione di essere untori e controllati con la propaganda della paura.
Dove sono finiti gli abbracci? Il diavolo è sempre di parola e se li è portati via, ma questo non è un film. Accade in questo momento a Wuhan, mentre noi stiamo discutendo quale clausola del MES sarà la causa del nostro definitivo declino, che ci porterà a seguire la Grecia nel baratro degli sconfitti. Un perenne codice nero che ci toglierà gradualmente ogni sovranità, fino a quando non ce la riprenderemo con la forza. Non oggi, non domani, non saremo noi, forse neppure i nostri figli, ma i figli dei nostri figli si solleveranno uniti.

Un grande artista lo distingui da chi prende semplicemente in mano il pennello, dal progetto. Bisogna poi avere capacità, mezzi, costanza e dedizione tanto più il progetto si dimostra ambizioso.
Se penso a Leonardo o a Michelangelo e decidessi adesso di guardarmi attorno, lo sconforto mi sarebbe intollerabile.
Quali campi vantano artisti di così grande genio? Sì, i passi fatti sono notevoli: scienza e tecnologia viaggiano alla velocità della luce. La medicina stessa, per quanto le cure e l’interpretazione legate ad essa siano fra loro divergenti, è un successo strabiliante, garantito dal rinnovamento continuo e costante di farmaci sempre più performanti, sebbene un buon 90% di questi, se non sono da buttare, sono cloni di sé stessi.
Quello che invece mancava sono le personalità di spicco del mondo politico tali da far pensare a Cesare, a Napoleone o a Luigi XIV. Tutte personcine ben istruite ed osannate sui libri di storia. Certo non è passato molto tempo dal declino di Hitler e di Stalin, ma forse durante la loro ascesa nessuno si sarebbe sognato che avrebbero portato i popoli sotto la soglia dell’umanità e, dato che le disgrazie non vengono mai sole, mi domando chi prenderà il posto di questi grandi “artisti”.
Da un po’ di tempo è questo il gioco che faccio, mi domando chi tra i leader delle superpotenze potrebbe ambire ad un posto simile.
Il primo che mi viene in mente, senza pensarci troppo, è il presidente cinese Xi Jiping. È solo un gioco mi ripeto ma dato che se si hanno motivi sufficienti per trovare qualcosa, faremo in modo di trovarla - ahimè, anche a discapito della verità, - sono andato a guardare sotto il tappeto per vedere se era possibile trovare della polvere.
Ho già scritto di quanto il presidente del One Belt, One Road usasse questa strategia per nascondere, dietro un’espansione rigogliosa oltre-confine, la loro invasione silenziosa e sistematica. Così, dopo un giro di telefonate e molte ricerche sulla rete, ho avuto conferma che i medici e gli scienziati in Cina continuano ad essere silenziati, i laboratori chiusi, i professori arrestati, i social-network censurati, le “alzate di testa” degli studenti represse. Questo accadeva già prima del nuovo coronavirus, ora sono stati in un colpo solo zittiti tutti.
Se prima non mi capacitavo di come fosse possibile un genocidio, come quello che si sta perpetrando a danni della popolazione civile palestinese, col benestare di chi dovrebbe intervenire, ora sono attonito nel vedere come si possono spegnere popoli interi senza premere un solo grilletto.
Il danno più grande di tanta tecnologia usata male è l’abbattimento del senso critico, con la capacità di distinguere il vero dal falso. Siamo ricoperti dalla coltre grigiastra del pensiero unisex di genere, costretti in una condizione di impotenza e, dato che abbiamo molto tempo a disposizione, non mi è rimasto altro da fare che una lista degli eventi, perché vorrei capire verso quale fine sto spingendo, e con me voi tutti, i nostri figli:

  • 22 marzo 2018, sulla rivista internazionale peer-reviewed Environmental Research, edita da Elsevier, viene pubblicata una ricerca, la più grande mai realizzata prima, condotta dall’Istituto Ramazzini di Bologna, attraverso il Centro di ricerca sul cancro “Cesare Maltoni”; condotta per studiare l’impatto dell’esposizione umana ai livelli di radiazioni a radiofrequenza (RFR) prodotti dai ripetitori e dai trasmettitori per la telefonia mobile, dove si sono evidenziati aumenti statisticamente significativi di schwannomi maligni e tumori rari delle cellule nervose del cuore, soprattutto nei ratti maschi; iperplasie delle cellule di Schwann sia nei ratti maschi che femmine e gliomi maligni.
  • Luglio 2019, i primi casi di Covid-19 negli States: il direttore del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie americano (CDC) confessa che i casi riscontrati furono scambiati per una “banale influenza”.
  • Agosto 2019, il laboratorio di biotecnologie di massima sicurezza di Fort Detrick nel Maryland è stato chiuso ufficialmente per motivi di sicurezza nazionale.
  • Il 18 ottobre 2019 si svolge a New York l’esercitazione virtuale, aperta al pubblico, denominata Event 201, ospitata dalla Johns Hopkins Center for Health Security, unitamente al World Economic Forum e alla Bill & Melinda Gates Foundation, presso il centerforhealthsecurity.org/event201/. In conseguenza di questa la Bridgewater Associates ha scommesso 1 miliardo di dollari sul calo del mercato dovuto all’epidemia di un coronavirus sconosciuto.
  • 18-27 ottobre 2019, si sono svolte a Wuhan i Cism military world summer games.
  • 17 novembre 2019 il primo contagiato accertato nella provincia di Wuhan, tenuto nascosto.
  • 23 gennaio 2020 e centinaia di casi di contagio dopo, la Cina annuncia al mondo l’epidemia (poi pandemia).

Poco per accusare qualcuno di essere il nuovo Conquistador ma come ho scritto all’inizio, se uno vuole trovare qualcosa troverà la scusa per farlo, pertanto mi ostino a seguire la pista che, quantomeno, Xi Jiping abbia e stia approfittando della pandemia per volgere a proprio profitto una crisi planetaria, così come fanno pure le grandi lobby del mercato finanziario. Perché non dovrebbero visto che hanno i mezzi a disposizione?

Continuo la mia lista senza legame apparente tra i punti:

  • 17 marzo 2020, ilsole24ore pubblica un articolo a nome di M. Cristina Ceresa dove si evidenzia una correlazione specifica tra inquinamento atmosferico e diffusione del virus. Tesi avvallata dalla ricerca della Società italiana di Medicina Ambientale (SIMA) dopo aver effettuato uno studio incrociato sull’evidenza tra i dati di inquinamento da PM10 e l’aumento dei contagi. Evidenza già nota per la diffusione di polmoniti e morbillo.
  • 26 marzo 2020, l’ISS riporta 73.780 contagiati in Italia, i decessi sono 6801 per una popolazione di oltre 60.350.000 persone. I deceduti attribuiti al nuovo coronavirus, senza malattie persistenti, non hanno ricevuto un esame anatomo-patologico che attesti la causa delle morte effettiva e i moduli compilati dai medici sulle cause dei decessi presentano molte anomalie che falsano ragionevolmente ogni statistica. A oggi nessun nessun dato è accettabile.
  • I decessi, in conseguenza dell’usuale influenza stagionale che aggrava il quadro clinico complessivo del paziente, colpiscono dalle 8.000 alle 10.000 persone l’anno.

Secondo una proiezione del ESICM:
  • Il 50% della popolazione non prenderà il Covid-19.
  • Dell’altro 50% la percentuale dei sintomatici con una condizione non severa sarà del 80%.
  • Il 15% presenterà condizioni severe ma non critiche.
  • Il 5% verserà in condizioni critiche.
  • I decessi saranno del 2-3% in totale.

Se tale proiezione si dimostrasse vera, di oltre 60milioni di abitanti in Italia, 3milioni di questi potrebbero aver bisogno di assistenza d’emergenza in ospedale, di cui 1milione e mezzo potrebbero morire. Né il nostro Stato né qualunque altro potrebbe far fronte ad una catastrofe simile. Da qui il dpcm.

  • 1 aprile 2020, dopo quasi 2 anni di intenso lavoro, esce la prima pubblicazione in peer-review delle analisi sui vaccini MPVR (Priorix tetra), dove risulta un quantitativo “abnorme” di DNA umano: fino a 3,7 microgrammi per fiala, con una notevole differenza tra lotto e lotto. 300 volte superiore al limite imposto dall’EMA per il DNA cancerogeno, limite che va necessariamente applicato anche al DNA fetale e che inevitabilmente contamina il Priorix Tetra.”. Questo segna una prima svolta decisiva per la lotta dei free-vax contro le case farmaceutiche produttrici di vaccini, ma nessuna notizia è stata data dai media.
  • Aprile 2020, il 90% degli italiani si dimostra in linea col dpcm, almeno nei sondaggi imposti dai media. Non ci sono ancora statistiche sulle violenze domestiche, sull’incremento della vendita di psicofarmaci e sui trattamenti sanitari obbligatori (TSO). Furti, omicidi e immigrati non hanno fatto più notizia fino al calo dello share.
  • 13 aprile 2020, la trasmissione televisiva Report, sulle reti nazionali, attesta che il terzo Stato più grande per emissioni di Co2, subito dopo la Cina e l’America, è lo “Stato” formato dal bestiame sottoposto ad allevamenti intensivi. In Lombardia i livelli di PM10 sono elevati a tal punto che si pensa essere la principale causa della drammatica e anomala diffusione del virus nella regione. Durante il fermo delle fabbriche i carri spandiletame hanno continuato ad essere operative, per altro in maniera impropria, aggravando la dispersione del particolato nell’atmosfera anziché sul terreno.
  • 14 aprile 2020, i decessi in Lombardia non accennano a diminuire, a differenza del resto del territorio nazionale.

Questa è solo una lista della spesa, qualche ingrediente potrebbe non c’entrare nulla con la ricetta finale. Intanto è lì, da mettere in frigo o in dispensa.
Una ricetta fatta sicuramente a più mani, da grandi chef. Sicuramente non può permettersela un poveraccio.
Sono i fatti. Chi ci sia dietro, se siano collegati o se ci sia una macchinazione sfugge per ora al nostro sapere. Possiamo interpretarli, questo però non costituisce una verità, perché per quel che ne so io l’interpretazione è un atto creativo, che va a sistemare in qualche modo le emozioni che ci muovono. Tutto qui. In fin dei conti la storia ha un compito preciso: ripetersi, e lo fa egregiamente, come un bimbo che torna alla cioccolata,  attestando di esistere nella ripetizione.
Quello che cambia è il modo col quale si torna alla cioccolata, ma se di guerra vogliamo parlare e non di cioccolata, bisogna individuare le parti coinvolte.

Davvero credo che sia possibile che questa sia una guerra di poche persone potenti contro la massa inerme del resto della popolazione? Davvero credo possibile che ci sia un complotto ordito a discapito del 99% della popolazione? Perché che sia chiaro, le famiglie con un reddito tale da potersi permettere un complotto simile sono l’1% della popolazione. Forse anche meno. Perché dovrebbero se hanno già tutto? Possono muovere e gestire la finanza come meglio credono, possono sovvenzionare qualsiasi cosa. Possono andare persino sul Marte se volessero. Per quale bizzarro motivo rischierebbero che il 99% della popolazione prendesse il sopravvento su di loro, schiacciandoli come mosche?
No, io non lo credo. Io credo che l’1% continui a fare bene quello che ha sempre fatto da sempre: soldi. Sulle spalle di quel 99%? Certo! Credo che siano corresponsabili quanto il 99% della crisi che imperversa? Sì.

Se il virus fossimo noi e il Covid-19 solo una delle risposte che la Natura manifesta al nostro modo di vivere scellerato, egoistico e consumistico?
Se questo è vero, trovo che sia stupendo che ad un tratto, noi e i vari Rockefeller, veniamo relegati sullo stesso piano. Ci sono già state guerre così, dove la natura tutta si è mossa contro i suoi affittuari: cattivi pagatori che proprio non vogliono restituire come dovrebbero.
Abitare un luogo non vuol dire necessariamente possederlo. Quanto mi piacerebbe che ci fosse un complotto da scoprire. Mi farebbe sentire meno colpevole, sicuramente d’inerzia. Come se bastasse scrivere un articolo o peggio ancora pubblicare status di denuncia sui social o far passare video su whatsapp, i quali si dimostrano il più delle volte delle fake.
Siamo tutti chiusi in casa sognando la braciata da qualche parte mentre abbiamo permesso allevamenti intensivi sempre più grandi che tolgono casa agli animali selvatici, i quali sono costretti a interagire con gli animali d’allevamento e con gli uomini ad essi legati, divenendo così potenzialmente infetti di quei virus che in loro convivono pacificamente, esattamente come molti dei virus presenti nell’uomo.
Abbiamo permesso ai vari 2G, 3G e ora 5G di abbassare le nostre difese immunitarie, facendoci ammalare.
Abbiamo permesso che fosse possibile inquinare tutto quello che si muove per terra, per acqua e per cielo e ci scandalizziamo quando veniamo a scoprire che si possa inquinare anche un vaccino? Perché l’aria che respira un bambino non è preziosa più di quanto non lo sia il vaccino stesso? o il cibo che mangia? o la terra che dovrebbe calpestare a piedi scalzi?
Ci scandalizziamo ma siamo le stesse persone che guidano le auto in maniera poco accorta, che non fanno la raccolta differenziata dei rifiuti, che abusano della rete stessa che accusano. Siamo tutti responsabili. Nessuno escluso e se qualcuno si dovesse sentire escluso sbaglia, perché non fa abbastanza o perché da solo conta meno di zero.
Una comunità è forte quanto il suo anello più debole, il quale va salvaguardato.
Il tedio e l’indolenza, la mancanza di coscienza e di cultura. L’accidia. Noi siamo il virus. Però si può guarire da noi. La natura sa come livellare e lo fa ciclicamente. Il Covid-19 è venuto a ricordarcelo. Questo un po’ mi conforta.

Se così non fosse dovrei essere portato a credere che sia ancora possibile una rivolta e come tutte le rivolte di questo tipo, non può essere fatta senza spargimento di sangue, senza che nessuno si impegni nel proprio piccolo a prepararsi e a preparare i figli e il vicino. Una rivolta con la pace nel cuore e la “spada” nella mano. Molte teste dovrebbero cadere e molte altre dovrebbero unirsi in una comunione d’intenti.
I primi a ribellarsi dovrebbero essere i pazzi: con le loro auto dovrebbero andare a sbattere contro i muri immaginari. Dovrebbero spogliarsi nudi per camminare per le strade. Dovrebbero gridare, imprecare, insultare. I pazzi da sempre sono i portavoce della sanità della collettività, nella quale abitano e fanno ciò che i sani vorrebbero fare.
A questi dovrebbero seguire gli affamati, i ladri, chi è diventato povero: questi dovrebbero assaltare supermercati, banche, negozi, non pagare le multe, assalire i poliziotti. Dovrebbero bastare questi individui per smuovere la coscienza collettiva. Far sì che la parte restante delle persone apparentemente sane si unisse, scendendo in piazza: terrorizzando così il Governo e le Istituzioni tutte.
Tra questi dovranno esserci nuovi martiri: gli anziani e i malati cronici. Saranno dedicate a loro le piazze alla fine della rivolta, perché in maniera del tutto consapevole avranno accettato di correre il rischio di essere contagiati e di morire per la causa, riversandosi nelle piazze come kamikaze giapponesi.
I comunicati dei media, intimidatori, non serviranno. Si giungeranno alle sommosse contro i presidi dei militari, all’interno dei quali ci saranno inevitabilmente divisioni.
Altre statue saranno alzate: ai militi ribelli.
Un golpe degno di una serie su Netflix. Un movimento del genere però avrebbe bisogno di un’organizzazione e una coscienza tale che difficilmente si potrà raggiungere. Pertanto no, un altro scenario invece mi si paventa plausibile.

Wuhan è alle porte. Il modello cinese del controllo. L’alterità è condannata come la pestilenza. Il diverso sarà gettato giù dal Golgotha senza crocifissione alcuna. Tutti dovranno essere omologati, reindirizzati, i codici colorati non saranno altro che una maschera dietro la quale nascondere la nuova stella di David, e i pochi focolai di ribellione saranno repressi e saremo giudicati come nemici del popolo, della scienza, dell’umanità e tutti ci sentiremo sbagliati, fino a che l’ultimo uomo farà di questo sentimento il nuovo concetto di libertà manipolata, passando così dalla la postura del burattino a quella dell’animale da soma.
Sappiamo cos’è meglio, ma seguiremo il peggio.
Allora davvero non avremo altro in cui sperare se non nella Natura: che si faccia sentire sempre più forte, alzando le sue onde come uno tsunami che non dà scampo!
Non credo manchi molto, la minaccia della devastazione ambientale, degna di uno scenario apocalittico, sembra essere l’unica risposta che siamo in grado di meritarci.

L’unico appiglio che mi resta nel cuore, una volta entrati nella fase del non ritorno, è che risparmi i nostri bambini e che questi un giorno possano far rifiorire l’umanità e il mondo così come civiltà più antiche hanno provato a lasciarci, senza che ne fossimo degni.

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